giovedì 5 febbraio 2009

L'uovo di legno e i rammendi per l'Italia

La crisi mondiale. Questa crisi tanto dibattuta a tutti i livelli fa paura? Ci sarà la riduzione di posti di lavoro? Come sarà il futuro dei giovani? Vi sarà ancora una crescita socio-economica?
Queste sono le domande che ricorrono continuamente in uno stato di disagio da parte della gente.
E l’Italia come si pone nei confronti di questa crisi finanziaria che ha aggredito tutte le banche specie quelle statunitensi?
Purtroppo la crisi c’è. Durerà, a detta degli economisti, minimo un anno, e non sono per niente pessimisti.
L’Italia, rispetto agli altri Paesi della comunità europea si trova in una posizione migliore: le banche dei paesi aderenti all’Unione hanno grosse difficoltà oltre che di investimento anche gestionali.
La globalizzazione, possiamo dire, che inizialmente ha colpito un po’ tutti i settori finanziari e il potere d’acquisto delle monete, è sceso di un buon 12%. L’euro è l’unica moneta che ha mantenuto il suo potere d’acquisto arginando l’inflazione. Quello che è importante è che non si perda di vista la voglia di fare e di operare ancora di più per scaricare gli ambienti finanziari negativi.
Il governo italiano , e bisogna proprio dargliene atto, ha attribuito aiuti finanziari consistenti alle banche e alle imprese. Questo perché le banche possano avere liquidità finanziaria e perché le imprese producano di più.
Bisogna, come giustamente dice Berlusconi, nei nuovi appelli al Paese, di essere ottimisti e di invertire l’ambito della base economica, quindi, aumentare la domanda da parte dei consumatori per far sì che i prodotti possano rappresentare,da subito, fonte di ricchezza e di guadagno.
Il nostro Paese ha bisogno di stabilità sia politica che finanziaria e deve essere ricondotta a un dialogo tra i due schieramenti del Paese. Deve esserci una nuova aria per momenti più positivi per poter dare, da parte del governo, sostanzialmente, alle famiglie, condizioni migliori, salvaguardando il lavoro e dando più tutela per raggiungere più agevolmente gli obiettivi di vita. Così facendo, l’esecutivo potrà avviare un processo per ricondursi , per il meno abbienti a una maggiore sicurezza sociale, soprattutto per i giovani.,
L’Italia ha pure bisogno di aumentare il welfare dando ulteriori possibilità a quelle categorie sociali che fino ad oggi hanno avuto poca attenzione per quanto concerne la tutela economica.
Di ciò ha bisogno il Paese! Perché l’economia possa essere rilanciata ci vuole un’analisi economica e una programmazione rivolta alla risoluzione dei problemi strutturali.
Il governo Berlusconi ha fatto già la sua parte e ora spetta alle imprese e al sistema finanziario di tracciare un positivo percorso per uscire da questa crisi incamminando quindi la strada della crescita della popolazione italiana.
Questi possono essere i rammendi per l’Italia. E con questi rammendi si potrà ottenere un “tessuto” molto più resistente sul quale camminare agevolmente verso programmi atti a rimettere in piedi questo Paese, che per la sua creatività ha sempre avuto le migliori manifestazioni internazionali.
Sarà solo una volontà e un auspicio? Non solo, con l’attuale governo sicuramente si arriverà all’obiettivo Il Paese deve riporre fiducia.


dott. Giampaolo Bonini
Segretario Politico

1 commento:

Anonimo ha detto...

pimples are really annoying, you can kill them using benzoyl peroxide but it will also make your skin red.

cheap cialis